Smetti di procrastinare! guida pratica in 10 passi (con esercizi)

esercizi per non procrastinare

La procrastinazione è uno dei ‘mali’ più diffusi del nostro tempo.

Molte persone sanno quello che devono fare, ma non lo fanno subito pensando che lo faranno poi.
Succede che questo ‘poi’ diventa un ‘mai’.

Così cose futili, ma anche cose importanti, vengono rimandate e mai fatte generando tanta frustrazione e insoddisfazione.
Imparare a smettere di procrastinare è necessario per avere una migliore qualità della vita, ma come fare?

Applicando questa semplice guida strutturata in 10 passi potrai smettere di procrastinare e regalarti una vita all’altezza delle tue aspettative.

Argomenti:

Primo passo: Riconosci il problema.

La prima cosa che devi fare se vuoi smettere di rinviare è riconoscere la tua abitudine alla procrastinazione.

La procrastinazione avviene infatti per due ragioni: la prima è l’abitudine, la seconda è una totale mancanza di volontà di fare quel che si deve.
Per questo secondo caso il problema non è la procrastinazione, ma il motivo per cui si sta cercando di evitare in tutti i modi una situazione che evidentemente non fa piacere.

Lo scopo di questa guida è quello di lavorare sulla procrastinazione intesa come abitudine a rimandare.

Ma come distinguere se stai procrastinando qualcosa per abitudine o per mancanza di volontà?

L’abitudine a un comportamento che si attiva in maniera automatica e si manifesta nelle più disparate situazioni.

Atteggiamenti ripetuti come tornare a casa con la spesa e lasciare le buste sul tavolo ‘perchè le sistemerai dopo’, dover fare una telefonata oggi, ma rimandarla a domani, voler uscire con gli amici, ma rinviare l’organizzazione dell’incontro al prossimo fine settimana rappresentano segnali tangibili dell’abitudine alla procrastinazione.

Questi comportamenti però non sono sempre riconoscibili perché non creano necessariamente un immediato fastidio.
Se ad esempio torni a casa con la spesa, lasciare le buste sul tavolo non rappresenta un problema immediato, ma creerà disturbo quando invece dovrai utilizzare il tavolo.

La procrastinazione è una vera e propria trappola perché non crea subito un fastidio e questo impedisce all’inconscio di creare un’associazione negativa tra il rimando e le sue conseguenze.

Per questa ragione molti hanno l’abitudine alla procrastinazione, ma non ne sono consapevoli.
Per riconoscere la tua abitudine alla procrastinazione inizia a notare quali sono le conseguenze che generi nella tua vita ogni volta che rimandi qualcosa.

La prossima volta che troverai la spesa sul tavolo perché non l’hai sistemata subito soffermati sul fastidio che stai provando e pensa a come sarebbe stato più comodo se invece avessi messo tutto a posto in precedenza.

Se hai rinviato l’organizzazione di un’uscita e sei rimasto a casa soffermati a pensare a come sarebbe stato più divertente se invece avresti contattato i tuoi amici in tempo.

Insomma inizia a renderti consapevole del fatto che riuscire a gestire al momento giusto ciò che devi fare ti libererà dai fastidi e ti permetterà di avere una vita più comoda e divertente.

Secondo passo: Annota tutto quello che dovresti e vorresti fare e hai rimandato ‘a data da destinarsi’.

Se hai seguito il primo passo e hai costatato che nella tua vita la procrastinazione è un’abitudine è il momento di osservare questa abitudine ancora più da vicino.

Per qualche giorno continua ad osservarti e tieni a portata di mano qualcosa per prendere nota: può essere un foglio di carta e una penna oppure lo smartphone dove hai un’applicazione per prendere appunti.

Inizia a tenere traccia di tutte quelle circostanze in cui pensi che smettere di rimandare può esserti di aiuto.

Quando ti sentirai pronto prendi un po’ di tempo per te e spingiti oltre la quotidianità.

La procrastinazione non agisce infatti solo sulle normali azione quotidiane, ma ha la capacità di logorare anche i sogni più belli.

É possibile che oltre a piccole cose tu stia rinviando anche obiettivi importanti come la possibilità di fare la vacanza dei tuoi sogni, la scelta di cambiare lavoro, il desiderio di dedicarti finalmente ad un’attività che ti appassiona e così via.

Osserva la tua vita e scrivi tutte le piccole e grandi cose che stai rimandando.

In questa fase apri la mente a domande del tipo:

  • come sarà la mia vita se oggi inizierò quello sport che vorrei fare da tempo?
  • come sarà la mia prova costume se mi metterò a dieta da oggi?
  • come sarà la mia vita se finalmente deciderò di corteggiare la persona con cui vorrei stare?

Farti queste domande ti aiuterà a renderti consapevole dei tuoi desideri e ti permetterà di capire quanti danni la procrastinazione può fare nella tua vita.

Fissa una scadenza per completare questo passo.

Tre o quattro giorni possono bastare, ma se ne senti il bisogno prendi pure tutta una settimana.

Può essere utile distribuire questo esercizio su un arco temporale di 7 giorni.

Se infatti alcune azioni vengono tipicamente rimandate perché affaticati dalla ripresa del lunedì, altre vengono rimandate per la pigrizia della domenica. Osservare una settimana completa può darti la possibilità acquisire consapevolezze su tutta la tua vita.

É importante che tu prenda nota di tutto: rimandi piccoli e rimandi grandi, cose che se fatte subito possono darti piccole soddisfazioni e cose che se fatte subito possono portarti a importanti traguardi.

L’abitudine a procrastinare è infatti una reazione automatica e inconscia che devi cambiare e ogni situazione è adatta per allenare la tua mente all’abitudine di agire in maniera tempestiva.

Quando avrai preso nota di tutto ciò che non vuoi più rimandare sarai pronto a fare il prossimo passo.

Terzo passo: Stabilisci delle priorità.

La procrastinazione è spesso un’abitudine, ma è necessario anche ammettere che a volte dipende dalla mancanza di tempo (o meglio da una cattiva gestione del tempo).

Viviamo in un mondo frenetico dove si vogliono fare tante cose, ma il giorno è di 24 ore e la settimana di 7 giorni.

In questo tempo, soprattutto se si svolge un’attività professionale che richiede la presenza costante sul luogo di lavoro per circa 8-9 ore al giorno il restante tempo libero è oggettivamente ridotto.

Saper gestire bene ogni ora disponibile segna la differenza tra il riuscire a realizzare ciò che si vuole e condannarsi ad una vita in cui oltre al lavoro c’è il nulla.

Imparare a gestire il tempo significa prima di tutto imparare a stabilire delle priorità.

Al passo precedente hai preso nota di tutto ciò che dovresti e vorresti fare.

Rileggendo quanto hai scritto ti renderai conto che ogni appunto porta a compiere un’azione che richiede un certo tempo e serve ad ottenere un risultato che per te ha un’importanza più o meno grande.

Uscire sabato prossimo con gli amici vuol dire ad esempio prendere il tempo di qualche telefonata organizzativa, più le ore che trascorrerai con loro.

Praticare sport invece vuol dire ritagliare, tra i tuoi impegni, uno spazio di alcune ore a settimana, mentre un viaggio all’estero significherà avere a disposizione alcuni giorni consecutivi.

Dal punto di vista emotivo queste singole attività creeranno in te un entusiasmo diverso e avranno un’importanza diversa.

In questa fase è importante che inizi a dare la giusta priorità alla cose che devi smettere di rimandare.

Nel guardare attentamente la tua lista ci saranno 4 tipi di attività che hai annotato:

  • importanti e urgenti,
  • importanti non urgenti,
  • non importanti, ma urgenti,
  • non importanti e non urgenti.

Di cosa vuol dire importante ne parleremo nel prossimo passo.

Per ora basta soffermarsi sul fatto che le urgenze vanno ovviamente risolte subito e per il resto va stabilito cosa è importane e cosa no, cioè quali sono quelle azioni su cui conviene spendere energie e quali sono invece quelle attività che possono non essere svolte.

Smettere di procrastinare infatti non significa fare tutto subito, ma vuol dire iniziare a programmare ‘cosa fare’ e ‘quando’.

La procrastinazione genera infatti tante situazioni urgenti che richiedendo immediata attenzione. Si finisce così a rincorrere un’urgenza dopo l’altra scivolando in un circolo vizioso senza uscita ed è proprio questo che porta alla sensazione di non riuscire mai a gestire il proprio tempo.

Tra l’altro ciò che viene fatto per motivi di urgenza in molti casi viene fatto male e in secondo momento c’è il rischio di dovere fare nuove azioni (e quindi perdere altro tempo) per portare a termine l’attività in maniera migliore.

Restando sull’esempio semplice della spesa non messa subito a posto immagina di aver lasciato le buste sul tavolo, di avere poi urgenza di liberare il tavolo e di portare le buste in camera. In secondo momento dovrai riprendere le buste e sistemare le cose.

Se invece avresti sistemato subito gli articoli acquistati non avresti perso tempo a spostare e ri-spostare le buste.

Quarto passo: Doveri e piaceri devono essere in equilibrio tra loro.

Al passo precedente è stato introdotto il concetto di ‘importante’ ma cosa vuol dire?

Quand’è che un azione è importante e quando no?

Un famoso detto recita: ‘prima il dovere e poi il piacere’. Emotivamente questo può essere deprimente.

Viviamo in una società dove i doveri possono essere tanti e allora si rischia seriamente di essere sommersi dai doveri senza mai lasciare spazio ai piaceri.

Una gestione efficace degli impegni mette doveri e piaceri su uno stesso piano e permette di adempiere ai doveri senza per questo privarsi dei piaceri.

In alcuni casi l’adempimento dei doveri diventa esso stesso un piacere.

Gli impegni importanti sono quelli che hanno un valore emotivo nella tua vita.

Alcuni sono piacevoli altri lo sono meno.

Andare dal medico può non essere piacevole, ma è sicuramente un dovere nei confronti di te stesso. Andare in palestra è importante per la tua salute e può essere un piacere se ami lo sport e poi ci sono attività piacevoli come dedicarti ai tuoi hobby.

Tutte queste attività (compresi gli hobby!), sono importanti perché per te hanno un valore pratico o emotivo.

Le attività non importanti sono quelle che per te non hanno un valore pratico e non ti danno una gratificazione emotiva.

Può capitare di lasciarsi coinvolgere in perdite di tempo non importanti.

Ci sono infatti attività che non si vorrebbero fare, ma in cui si viene coinvolti da parenti e amici.

Se ad esempio ti sei impegnato ad accompagnare un amico a vedere un film che non ti interessa e il tuo amico inizia a chiamarti tutti i giorni per decidere quando andare al cinema questo impegno diventa un’attività non importante ma urgente. Prima andrai al cinema e prima ti libererai di queste chiamate fastidiose, ma per tener fede a questo impegno dovrai probabilmente tralasciare qualcosa che per te è più importante.

Nello stabilire le tue priorità devi eliminare tutte le attività non importanti e non urgenti in modo da non disperdere più le tue energie su cose che non ti danno nulla.

Tra le attività importanti dovrai invece stabilire cosa è più importante e cosa lo è meno.

Ricapitolando, finora hai consapevolizzato la necessità di eliminare l’abitudine alla procrastinazione.

Hai preso nota di tutto ciò che dovresti o vorresti fare, hai stabilito quali sono le urgenze del momento.

Da adesso puoi stabilire cosa è importante e in che misura e puoi eliminare dalla tua vita ciò che non lo è.

Nel prossimo passo potrai imparare a capire come eliminare inutili perdite di tempo dalla tua vita per poterti dedicare subito a ciò che conta.

Quinto passo: Affronta le persone che ti fanno perdere tempo.

Nel momento in cui decidi di smettere di procrastinare è importante che le persone intorno a te non rappresentino un freno.

Abbiamo visto che smettere di procrastinare significa stabilire delle priorità e decidere di non perdere più tempo.

Purtroppo amici, parenti e datori di lavoro potrebbero non essere d’accordo con le tue decisioni.

Potrebbero chiederti di fare per loro cose che tu non hai voglia di fare e che non danno alcun valore aggiunto alla tua vita.

Se assecondare le loro richieste significa procrastinare attività importanti devi imparare a dire di no.

Questo in contesti formali come il luogo di lavoro non sempre è possibile, ma in altri contesti è necessario sia perché tu possa gestire al meglio il tuo tempo sia per costruire un dialogo sincero e produttivo con le persone che ti circondano.

É importante che tu faccia capire alle persone care che voler avere del tempo per te non cambia il vostro legame affettivo.

A questo scopo coinvolgile nel tuo cambiamento e trova dei modi per rassicurarle.

Se ad esempio sei in coppia e hai deciso che il sabato pomeriggio invece di andare a fare shopping vuoi dedicarti al tuo hobby preferito parlane con il partner.

Per evitare che questo cambiamento crei insicurezza proponi fin da subito un’alternativa per stare insieme.

Spiegare che non ci si vedrà al pomeriggio, ma si andrà a cena fuori da un lato ti permetterà di ritagliare il tempo che desideri per te, dall’altro rassicurerà il partner che può trovare più interessante la cena che la semplice uscita pomeridiana al centro commerciale.

Qualora il cambiamento sia ostacolato devi essere pronto in ogni caso ad affrontare la situazione trovando gli opportuni punti di mediazione senza però cedere tutto il tuo tempo.

Se vuoi ottenere i risultati che desideri non puoi procrastinare ciò che desideri solo perché te lo chiedono gli altri senza avere una valida motivazione alla base.

Distingui i reali bisogni degli altri dai loro capricci. Impegnati a trovare punti di mediazione per assecondare le richieste di chi ti è caro, ma allontana quelle persone che chiedono il tuo tempo senza offrire nulla in cambio.

Chi ti vuole davvero bene vuole vederti felice e, superate le iniziali resistenze al cambiamento, accetterà che hai bisogno dei tuoi spazi.

Sesto passo: Stabilisci un piano d’azione per tutto ciò che vuoi realizzare.

Se hai svolto bene il primo passo oltre a cose che sapevi di non dover rimandare, potrebbero essere emersi nuovi desideri che non hai più voglia di lasciare nel cassetto e vuoi realizzare prima possibile.

Purtroppo però non sempre si può avere tutto subito.

Capire questo concetto ti permetterà non solo di smettere di rimandare ma anche di perseverare nelle azioni che hai deciso di compiere.
Se ad esempio hai deciso di metterti a dieta è possibile che tu abbia iniziato lunedì mattina e smesso già lunedì sera.

Questo accade perché a volte è facile decidere di partire subito, ma dinanzi al fatto che alcune azioni fatte oggi porteranno i loro effetti benefici dopo settimane, mesi o addirittura anni può essere demotivante.

Per evitare che subentri la demotivazione stabilisci un piano che preveda traguardi intermedi che pensi di poter raggiungere grazie alla non procrastinazione.

Chi si mette a dieta sa che potrà perdere un paio di chili entro un mese, ma per perdere 10 kg avrà bisogno di più tempo.

Focalizzare l’attenzione sui risultati invece che sui sacrifici necessari a ottenerli aiuterà a tenere alta la motivazione, mentre raggiungere i traguardi intermedi servirà ad avere la sensazione che tutto stia procedendo secondo i piani.

Per ogni azione importante che hai deciso di non rinviare più, ma per la quale sai che otterrai risultati solo dopo diverso tempo crea quindi il tuo piano di azione e vedrai che questo ti aiuterà di giorno in giorno, di settimana in settimana, ad andare avanti e a sentire la meta un po’ più vicina.

Nel gestire le tue priorità è possibile che alcune azioni che vuoi smettere di rimandare siano in conflitto tra loro.

Se ad esempio vuoi concederti due vacanza, ma per tempo e budget disponibile puoi permetterti un solo viaggio scegli quale fare per primo, e stabilisci subito anche quando fare il secondo.

Ricorda che il vero dramma della procrastinazione è che ‘lo faccio poi’ si traduce in ‘non lo farò mai’. Rinviare qualcosa stabilendo a monte una data e mettendo fin da subito in campo delle azioni perché quell’obiettivo possa essere raggiunto è diverso da procrastinare.

Se sei costretto a rinviare una vacanza per motivi di budget comprare un salvadanaio e iniziare a mettere da parte la somma necessaria ti farà sentire impegnato alla realizzazione del tuo desiderio.

In altre parole c’è differenza tra il non far nulla e aspettare che i tempi siano maturi.

Saper aspettare e utilizzare il tempo a disposizione segna la differenza tra chi viene sopraffatto dagli eventi e chi invece ha sotto controllo la sua vita.

Settimo passo: Affronta gli ostacoli immediatamente.

Anche se hai stabilito un buon piano di azione per smettere di procrastinare e raggiungere i risultati che desideri, sul tuo cammino incontrerai sicuramente degli ostacoli.

Alcuni ostacoli sono prevedibili e sai già che saranno presenti, altri saranno del tutto imprevisti.

Uno studente che inizia un percorso accademico sa che ogni esame rappresenterà un ostacolo e per ogni esame potrà stabilire un piano d’azione per superarlo.

Non può però prevedere altri tipi di ostacoli che in maniera improvvisa possono pararsi sul cammino.

Quando un imprevisto arriva si può avvertire la tentazione di mollare e riprendere il percorso solo quando tutto sarà risolto.

In questo caso bisogna distinguere tra gli ostacoli che effettivamente richiedono una certa attenzione e gli ostacoli che possono essere affrontati subito o semplicemente aggirati.

Si dice che “chi vuole qualcosa trova una strada e chi non la vuole trova una scusa”.

Ci sono persone che ogni anno decidono di andare a correre, poi accade che in primavera e in autunno il tempo è un po’ piovoso, d’estate ovviamente c’è troppo caldo e d’inverno, con quel gelo, non si può rischiare di sudare correndo e raffreddarsi appena ci si ferma. Armato di queste scuse chi fa così anche quest’anno deciderà alla fine di andare a correre l’anno prossimo.

Chi davvero vuole correre, se fuori c’è mal tempo, si procura un tapis roulant per correre in casa.

Se hai deciso di non procrastinare, ma dinanzi a te c’è un ostacolo puoi affrontarlo subito o trovare delle soluzioni alternative.
É possibile che alcuni ostacoli siano momentaneamente insuperabili.

Anche in questo caso stabilisci nuove date per il tuo piano d’azione.

Per la tua mente è importante sapere che se non stai lavorando adesso ad un obiettivo ci lavorerai (davvero!) in un secondo momento. Per avere garanzia del fatto che ciò accadrà è necessario avere già in mente delle date.

Quando non puoi fare qualcosa ora stabilisci subito un tempo realistico entro il quale la potrai fare.

Annota queste date su un’agenda o inserisci un promemoria sul tuo cellulare. Fai in modo, di tanto in tanto, di poter ricordare a te stesso che la necessaria procrastinazione avrà termine appena possibile.

Se preferisci fatti aiutare dalle persone care.

Rendile partecipi del fatto che stai rinviando l’attività, ma che sei assolutamente determinato a riprenderla entro un certo tempo.
Se per un infortunio hai dovuto sospendere l’attività sportiva chiama i tuoi amici con sui fai sport e digli che di lì a qualche mese tornerai ad allenarti con loro.

Impegnarti con te stesso e con gli altri ti aiuterà a superare la tentazione di rinviare all’infinito e ti motiverà ad agire affinché il tempo del rinvio sia il più breve possibile.

Ottavo passo: Concediti delle gratificazioni.

Nei passi precedenti abbiamo detto che non tutto si può avere subito e che un buon piano d’azione comprende dei traguardi intermedi.
Raggiungere un risultato può costare dei sacrifici anche notevoli.

Aiuta in questo caso concedersi delle gratificazioni al raggiungimento di ogni parziale traguardo.

Chi ad esempio ha iniziato una dieta che si protrarrà per diversi mesi ogni mese potrà decidere di acquistare un capo di abbigliamento in grado di esaltare i progressi fatti.

Le gratificazioni sono importanti per diversi motivi.

Il problema della procrastinazione è che spesso permette di evitare un sacrificio immediato che avrà vantaggi solo nel futuro.

Le gratificazioni servono proprio a lasciare che la mente possa emozionarsi per i risultati offerti dall’agire immediato.

Un altro motivo che rende importante la gratificazione è il riconoscimento dei progressi fatti. Nella nostra società siamo molto abituati a riconoscere i fallimenti, ma i successi sono dati per scontato.

Questo è molto demotivante ed è una delle ragioni per cui si tende a procrastinare.

Fermarsi a riconoscere un successo aiuta a creare una nuova immagine mentale di se stessi che deve corrispondere a quella di una persona che agisce per gestire le necessità quotidiane e i bisogni futuri e realizzare i più piacevoli desideri.

Il tipo di gratificazione che deciderai di concederti deve essere pertinente a quello per cui hai deciso di agire subito.
Se ad esempio hai deciso di metterti a dieta l’ideale è comprare un abito che ti stia bene.

É invece inopportuno celebrare il raggiungimento del nuovo peso con una grande abbuffata sia perché questo rischierebbe di portarti indietro rispetto ai risultati già ottenuti, ma soprattutto perché questo darebbe alla tua mente un messaggio sbagliato dove lo stile di vita che hai scelto non è una nuova sana abitudine, ma qualcosa dalla quale vuoi scappare prima possibile.

La gratificazione può avvenire anche contemporaneamente al momento in cui lavori a ciò che hai deciso di non procrastinare più. Se hai scelto di fare attività sportiva fin da oggi puoi ad esempio usare i tempi dello sport per ascoltare la tua musica preferita oppure puoi scegliere di fare sport in compagnia in modo da rendere ogni allenamento anche un’occasione di incontro con gli amici.

Piccoli trucchi per rendere un’attività piacevole e gratificante possono eliminare immediatamente e definitivamente la voglia di procrastinare.

Nono passo: Stabilisci nuovi obiettivi.

Se stai seguendo questa guida e hai deciso di smetterla con la procrastinazione non ci vorrà molto per compire fin da subito una serie di azioni utili tra quelle che avevi annotato.

Ma cosa fare dopo aver raggiunto piccoli e grandi traguardi?

Quando smetterai di procrastinare e imparerai a gestire al meglio tempi e priorità sentirai che la tua vita ha fatto un salto di qualità, ma quello è il momento in cui stare attenti.

Purtroppo le cattive abitudini fanno presto a riprendere terreno se l’ambiente che hai intorno non è ottimale.

Di solito quando si legge una guida come questa lo si fa perché non se ne può più della situazione che si sta vivendo.

Poi si inizia ad applicare qualche consiglio, la pressione che aveva spinto a cercare una soluzione si abbassa e ci si lascia andare per poi ritrovarsi dopo un po’ di tempo come prima.

Se vuoi un cambiamento stabile l’abitudine ad agire deve essere costantemente allenata per piccole e grandi cose.

Ecco perché, appena raggiunto un obiettivo, il modo migliore per allenarti ad agire è passare ad un nuovo e stimolante obiettivo al quale lavorare fin da subito.

Se ad esempio sei finalmente riuscito a fare il viaggio dei tuoi sogni al tuo ritorno puoi già iniziare a programmare il viaggio successivo.
Nella scelta di nuovi obiettivi da non procrastinare ricorda quanto detto finora.

Seleziona ciò che è importante davvero per te e non lasciare che l’ambiente circostante ti trascini in inutili perdite di tempo.

Anche quando avrai la sensazione di riuscire a gestire al meglio el tue priorità ci sarà sempre chi cercherà di coinvolgerti in cose che non ti interessano.

L’amico che organizza eventi di cui non ti importa, il partner che cerca di coinvolgerti in cose poco interessanti, i collaboratori che vorrebbero scaricare su di te i lavori più noiosi, il call center che ti chiama per proporti una nuova offerta che non ti serve.

Nel rispetto di tutti ricorda sempre ciò che conta per te e lavora perché la qualità della tua vita possa soddisfarti.

Il tempo che hai a disposizione è una risorsa preziosa che una volta sprecata non torna più indietro.

Quando hai la sensazione di essere libero stabilisci subito a cosa vuoi destinare il tempo a disposizione e non lasciare un vuoto che altri penseranno a riempire con cose che non ti renderanno felice e per evitare le quali potresti cercare vie di fuga come la procrastinazione.

Decimo passo: Condividi il successo del cambiamento.

Se sei arrivato a questo decimo punto della guida, in linea con il suggerimento di gratificarti al raggiungimento di un traguardo puoi già complimentarti con te stesso per aver deciso di fare qualcosa per migliorare la qualità della tua vita smettendo di procrastinare.
Avresti potuto rinviare la lettura invece sei qui, quindi complimenti!

Sei pronto a compiere un ultimo passo verso il cambiamento che aiuterà te a rendere stabile il nuovo stile di vita che hai deciso di adottare e gli altri a seguire il tuo esempio.

Più volte nella guida è tornata l’idea che gli altri possono influenzarti negativamente. Potrebbero rappresentare un freno o potrebbero tentare di trascinarti nei vecchi schemi.

Ma come canta una famosa canzone ‘gli altri siamo noi’ e allora perché non assumerci la responsabilità di influenzare in maniera positiva chi ci sta intorno?

Se hai davvero iniziato a smettere di procrastinare osservando le persone attorno a te potrai notare quante volte anche loro hanno l’abitudine di rinviare e adesso sai quanto costa ogni rimando e quanto piacere invece può dare l’agire tempestivo e immediato.

Sai che attivarsi per tempo significa avere risultati migliori in tempi più brevi e con meno fatica.

Sai che la qualità della vita può migliorare tanto e che si possono raggiungere traguardi insperati se si decidere di agire.

Una conoscenza così preziosa merita allora di essere condivisa con chi ti vuole bene.

Aiutare gli altri a cambiare stile di vita, proprio come hai fatto tu, sarà vantaggioso per te e per loro.

Aiuterà i tuoi cari ad essere più felici e nel momento in cui anche loro avranno capito l’importanza di adottare il nuovo stile di vita, invece di influenzarti negativamente come poteva avvenire prima, saranno per te fonte di ispirazione e buon esempio.

Condividere il tuo nuovo stile di vita sarà insomma un modo per generare un circolo virtuoso dove l’abitudine a procrastinare sarà solo un ricordo.

Ma come insegnare anche agli altri come si smette di procrastinare?

Aiutare gli altri a sperimentare nuove e sane abitudini è un’attività nobile che però deve esser svolta con la giusta delicatezza e il giusto tatto.

Anche quando noterai che gli altri hanno l’abitudine di rimandare le più elementari azioni evita di puntare il dito contro di loro.
La sensazione di essere giudicati non piace a nessuno e la voglia di aiutare gli altri non deve mai tradursi in mancanza di rispetto perfino quando si è animati dalle migliori intenzioni.

Il modo più adatto per guidare qualcuno al cambiamento è essere da esempio.

Se una persona a te cara non vuole iniziare la dieta piuttosto che farle la predica puoi invitarla a pranzo e preparare cibi gustosi e dietetici.

Così le potrai dimostrare, in modo concreto, che si può portare avanti una dieta fin da subito senza per questo sottoporsi a grandi sofferenze.

In altre parole piuttosto che far sentire giudicate le persone mostra loro tutti i vantaggi del nuovo comportamento.

Accetta infine la possibilità che non tutti sono intenzionati a cambiare.

Ci sono persone che per varie ragioni preferiscono restare nella situazione in cui sono. Lascia pure che vivano la loro vita a patto che non cerchino di influenzare la tua.

Se invece qualcuno si accorgerà dei tuoi cambiamenti e ti chiederà come fai ad essere così organizzato e tempestivo tendigli pure la mano senza procrastinazioni.

Puoi parlargli di questa guida e puoi aiutarlo a metterla in pratica passo dopo passo.

Potrete festeggiare insieme i progressi e i risultati ottenuti e godervi una vita libera dalla procrastinazione.

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