Come superare un trauma psicologico emotivo

superare trauma psicologico

Esiste un residuo emotivo: esso viene prodotto nelle officine del pensiero. E’ formato dai dolori ormai passati, che adesso non sono più di alcuna utilità. E’ costituito dai cauti provvedimenti che hanno avuto un’importanza in passato ma che nel presente non servono a niente. Il guerriero ha inoltre i suoi ricordi, ma riesce a separare quello che è utile da ciò che non è necessario: egli si libero del proprio residuo emotivo. Dice un compagno: “Ma questo fa parte della mia storia. Perché devo abbandonare dei sentimenti che hanno segnato la mia esistenza?” Il guerriero sorride, ma non cerca di provare cose che ormai non sente più. Sta cambiando, e vuole che i suoi sentimenti lo accompagnino. Il guerriero della Luce

Quando ci facciamo una ferita, la natura crea delle cicatrici per fare in modo che la pelle sia più resistente nel punto in cui ci siamo feriti, e quindi proteggerci da eventuali ulteriori urti nella zona colpita.

Così come succede per le ferite, accade anche per il nostro cuore, per i nostri sentimenti. Nel momento in cui subiamo una ferita (per un’amore finito male, per un’offesa subita, o per mille altre ragioni) il nostro cuore crea un guscio, una cicatrice protettiva che ci aiuta a difenderci da altri colpi dello stesso tipo.

Così ad esempio, se una donna è stata ferita da un uomo una volta, potrà decidere di non voler più aprire il suo cuore agli uomini, per paura di essere ferita di nuovo, perché la cicatrice del suo cuore la “protegge” da questo tipo di colpo.

Questa però non è la soluzione migliore. Infatti in questo modo ci si rinchiude come un riccio (o per usare l’espressione di Maxwell Maltz, come un ostrica), non permettendo al nostro Io di esprimersi in tutta la sua pienezza. In questo modo saremmo probabilmente molto protetti da ulteriori colpi, ma allo stesso tempo non vivremo in maniera felice la nostra vita, perché ci priveremmo delle gioie che ci porterebbe il conoscere nuove persone, aspettando invece che l’oggetto del nostro desiderio arrivi a noi, invece che essere noi ad andare a raggiungerlo, e questo non sempre accade.

Come per la maggior parte delle cose, la soluzione migliore è nel mezzo. Quindi è importante crearci una cicatrice emotiva che ci protegga dagli urti, ma allo stesso tempo è importante “rischiare” e uscire allo scoperto, continuare a conoscere persone, con la consapevolezza degli errori passati, per non ripeterli.

Le barriere emotive che creiamo nel nostro cuore contro una persona in particolare, finiscono per isolarci anche da tutti gli altri, anche dal nostro Io reale. E’ infatti importante combattere la solitudine, perché come abbiamo già visto non porta a nulla di buono e finisce per separarci persino da noi stessi.

Inoltre, quando si alzano barriere emotive di questo tipo, spesso il mondo ci appare ostile, come se stessimo combattendo contro di esso, come se nessuno ci volesse bene e ci apprezzasse per quello che siamo. Questo ci porta a restare soli e ad auto emarginarci dalla società.

In realtà il mondo è e la vita sono doni meravigliosi e vano vissuti nella loro pienezza, non è un campo ostile, e se capisci come dimostrare il tuoi vero Io agli altri, se metti in pratica queste 3 regole per essere immune dai traumi psicologici, presto il mondo si trasformerà anche per te in un posto amichevole e pieno di opportunità.

Vediamo quindi insieme queste 3 regole (tratte dal libro Psicocibernetica) per renderti immune ai traumi emotivi.

Argomenti:

1) Avere molta autostima

Molti hanno una stima di se stessi talmente bassa che si offendono per qualsiasi cosa gli venga detta, tanto sensibile che le persone attorno devono stare attente a cosa dicono per evitare di offenderlo.

Il motivo per cui questo accade, è che in realtà noi ci sentiamo offesi da ciò che consideriamo come una minaccia al nostro Io, alla stima che abbiamo di noi stessi. Infatti spesso un’affermazione e un attacco emotivo che non viene notato da coloro che hanno una forte stima di se stessi, offende invece chi non ha autostima, da chi si sente debole e poco sicuro di se stesso.

Così come la pelle ci protegge dagli attacchi esterni, e più una persona è grande e grossa, meno temerà il pericolo, allo stesso modo accade all’interno di noi stessi. Quindi costruirsi una personalità forte e sicura di sé è importantissimo per avere uno scudo protettivo contro qualsiasi minaccia emotiva che ci viene rivolta.

Inoltre, così come è possibile allenarci, in palestra, per rendere il nostro corpo più resistente, allo stesso modo è possibile allenarsi per migliorare la propria autostima, e quindi formare uno strato protettivo contro qualsiasi osservazione.

“L’autostima e la fiducia in sé stessi sono come il cibo per il corpo”, scrive Maxwell Maltz. Se siamo abbastanza forti emotivamente, se crediamo in noi stessi e nelle nostre potenzialità, non ci lasceremo scalfire da nessuna minaccia. Tutte le ferite emotive, anche le più profonde guariranno, e presto potremmo ritrovare la felicità che avevamo perso sentendoci sempre minacciati dal mondo.

2) Indipendenza e fiducia in sé stessi

Allo stesso modo che per l’autostima, anche chi si sente emotivamente dipendente dagli altri, chi cerca sempre l’approvazione altrui e non ha fiducia in sé stesso, è molto più vulnerabile alle minacce emotive derivanti da osservazioni e critiche.

Le persone “dipendenti” dagli altri, si aspettano di ricevere amore, ma raramente riescono a dare amore agli altri. Coloro invece che sono più indipendenti e forti, non si preoccupano di ricevere quanto di dare amore. Non si aspettano nulla dagli altri, non si aspettano di essere amati, agiscono per ottenere ciò che vogliono, senza aspettare di ricevere passivamente i doni della vita.

Al contrario dei forti, chi dipende dagli altri pretende da essi qualsiasi cosa, ed è triste nel momento in cui non gli viene data.

Mi sono convinto che bisogna sempre contare solo su se stessi e sulle proprie forze; non attendersi niente da nessuno e quindi non procurarsi delusioni. – Lettere dal carcere

Ricordi le tre regole della felicità? Trattati come se fossi il tuo migliore amico, rispetta gli altri, e non preoccuparti del risultato. Qui ne stiamo applicando due.

Rispetta te stesso. Rispetta gli altri. Ama il tuo prossimo. Cerca di dare affetto e amore, capisci gli altri, e ti accorgerai che tutto ti tornerà indietro moltiplicato.

3) Eliminare la tensione e rilassarsi

Le corde che sono sempre in tensione finiscono per logorarsi. I guerrieri che si addestrano senza tregua perdono la spontaneità nella lotta. I cavalli che saltano di continuo gli ostacoli finiscono per spezzarsi una zampa. Gli archi che sono costantemente tesi non scagliano più le frecce con la stessa forza. Perciò, anche se potrebbe non essere dell’umore giusto, il guerriero della luce cerca di divertirsi con le piccole cose quotidiane.  – Il guerriero della Luce

Spesso non sono le cose che dicono o fanno gli altri a ferirci, ma è il nostro stato d’animo in quel momento, che ci fa accusare la ferita.

Se hai avuto almeno un giorno, nella tua vita, un cattivo umore, sai di cosa sto parlando. Ti è mai capitato di andare al lavoro depresso o di cattivo umore, e di ricevere una critica da un collega? Una di quelle battute critiche che, se fossimo in condizioni normali, non gli daremmo credito.

Eppure, nel giorno in cui sei di cattivo umore, quella critica diventa 100 volte più forte, arriva dritta al cuore, e ferisce. Ecco che si sta creando una ferita emotiva. Non dovuta, come già detto, da quello che gli altri hanno detto o fatto, ma da come ci sentivamo noi in quel momento.

La cosa brutta è che la ferita emotiva resta, e quindi, anche quando poi non siamo più in quello stato di depressione e cattivo umore, continueremo a pensare alla critica che ci è stata fatta in maniera negativa, alimentando la nostra ferita.

E’ importante che tu capisca che la sensazione di offesa ci è data da una nostra reazione a qualcosa che accade. Se noi non reagiamo, non ci sentiremmo nemmeno offesi.

Per evitare di reagire in maniera che ci faccia accusare una ferita emotiva, è sufficiente talvolta restare rilassati. Se mantieni il tuo corpo rilassato, completamente rilassato, non proverai quei sentimenti negativi che vengono dati dallo stato di tensione in cui ci troviamo. Se non permetti alle emozioni negative di prendere il sopravvento, e di farti reagire in un modo piuttosto che in un altro, vedrai che nessuna critica ti potrà offendere, che resterai padrone di te stesso e in grado di rispondere in maniera positiva a tutto ciò che viene dal mondo esterno.

A tal proposito è sufficiente quindi praticare quotidianamente degli esercizi di relax, che ti permetteranno di rilassare la mente e il corpo, e di vivere una sensazione di pace. Con l’esercizio e l’abitudine, riuscirai facilmente a riportare quello stato di rilassamento in qualsiasi momento della tua giornata (vedi ad esempio le ancore della NLP), e a reagire quindi positivamente invece di restare offeso e creare ferite emotive.

 

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