Come non preoccuparsi del giudizio degli altri

vincere il giudizio altrui

Sin da quando sono un ragazzino, e fino a poco tempo fa, mi sono sempre preoccupato del giudizio degli altri.

Se anche tu sei come ero io, e ti preoccupi smisuratamente di quello che gli altri pensano di te tanto da non riuscire ad esprimerti al meglio, continua a leggere.

Mi preoccupavo talmente tanto di come gli altri mi giudicavano, che a volte evitavo di uscire di casa proprio per questo motivo. Forse è per via del posto in cui vivevo. Son vissuto infatti per tanti anni in un paesino di 7 mila abitanti, dove il giudizio che gli altri si fanno di te è sulla bocca di tutti, ogni giorno.

O forse è qualcosa che mi è stata inculcata dai miei genitori, forse è innata in me. Forse è qualcosa che invece hanno un po’ tutti. In ogni modo, in qualsiasi cosa che facessi, ho sempre pensato a cosa gli altri pensavano di me.

Un bel giorno, poi, ho letto un libro di Ramon Campayo. Questo libro, che cito spesso nel mio blog, spiega come essere felici dipenda da noi stessi. Ed è proprio in questo libro che ho avuto l’illuminazione, che mi ha permesso di curarmi meno di quello che gli altri pensano di me, e di pensare invece alle cose importanti della vita.

Devi sapere che la maggior parte delle persone giudica sempre gli altri. Ed è proprio per questo motivo che bisogna che tu accetti la possibilità che gli altri ti possano criticare e parlare male di te. E’ qualcosa che succederà in ogni caso, e quindi non puoi farci proprio un bel niente per impedire che questo accada.

Le persone giudicano e parlano degli altri spesso a volte anche in maniera inconsapevole, ma in ogni modo, lo fanno.

E’ proprio per questo che è importante che tu rimanga fedele ai tuoi criteri, che continui a fare quello che faresti se gli altri non fossero lì a guardarti (ovviamente che sia per il tuo bene), e che non ti lasci influenzare dall’opinione che gli altri hanno di te.

La legge dei due terzi

In probabilità esiste una legge chiamata “Legge dei due terzi”, che spiega come, in ogni circostanza, sempre

Saremmo ben visti e accettati da due terzi della popolazione, e saremmo invece criticati o non ben visti dal restante un terzo della popolazione.

Questo vuol dire che, per quanto ci sforziamo di fare bene qualcosa, ci saranno sempre due terzi delle persone attorno a noi che approveranno e vedranno di buon occhio quello che facciamo, e al contrario ci sarà un terzo che ci criticherà.

Quando ho imparato questa cosa, mi si è aperto un nuovo mondo. Un nuovo modo di vedere gli altri e la realtà, e di fare le cose senza farmi influenzare dall’opinione degli altri.

A che vale preoccuparsi tanto degli altri se, qualsiasi cosa facciamo (tranne ovviamente azioni riprovevoli come omicidi o altro) la proporzione dei due terzi farà sì che avremmo sempre lo stesso numero (in proporzione) di persone che ci vedranno di buon occhio e di quelle che ci criticheranno?

Anche se fossimo così famosi da essere conosciuti da tutto quanto il mondo, sempre ci saranno due terzi di persone che ci supporteranno, e invece ci sarà un terzo che ci criticherà. In ogni caso. Per quanto ci sforziamo di piacere di più a qualcuno, piaceremmo di meno ad altri, mantenendo la proporzione invariata.

Non puoi basare la tua felicità su quello che gli altri pensano di te.

Se provi in qualche modo a cambiare il tuo modo di essere per piacere a qualcuno, non soltanto questo non servirà a niente perché non piacerai più a qualcun altro a cui piacevi in precedenza, ma addirittura potresti perdere la tua personalità, non avere più una tua personalità ben distinta, e non sapere più chi sei in realtà.

Se permetti che le cose che ti circondano ti influenzino troppo, cambierai in continuazione il tuo modo di essere, e se ogni volta ti comporti in modo diverso non potrai mai essere felice in quanto non starai in pace con te stesso, e non saprai chi sei in realtà.

Quindi è molto meglio mostrarsi per quello che si è, continuando comunque a migliorarci e a crescere in ogni caso.

Molte persone soffrono perché vogliono essere ben volute da tutti. Oltre a non essere questo possibile (per via della legge dei due terzi), bisogna ricordare che essere accettati o respinti dagli altri non è una decisione che spetta prendere a noi, bensì agli altri.

Quindi tu puoi soltanto mostrarti per quello che sei, e qui terminano le tue possibilità. Quindi non dipende affatto da te essere ben voluto o meno.

Quindi non ti sforzare per essere ben voluto da tutti. Non è possibile. Puoi soltanto mostrarti agli altri per quello che sei, e aspettare che gli altri scelgano se volerti oppure no. Il fatto di essere accettati o meno è una decisione che non spetta a noi prendere. Dipenderà esclusivamente dagli altri.

Infine ricordati che l’unica persona con la quale starai sempre bene, sei te stesso. Quindi, perché sforzarsi di piacere agli altri, invece di sforzarsi di piacere a se stessi? 

Se sei tra quelli che ancora si preoccupano troppo di quello che gli altri diranno di te, delle critiche della gente, pensa che ci sono un sacco di persone che parlano senza sapere quello che dicono, e che spesso lo fanno per invidia o in maniera contraddittoria. Inoltre le persone giudicheranno sempre, e sempre ci saranno quelli che ti criticheranno, e quelli che invece ti supporteranno. Quindi, perché prendere seriamente le critiche, se tanto esisteranno comunque e qualsiasi cosa tu faccia?

Spero che questo articolo, tratto dal libro di Ramon Campayo, ti aiuti a non preoccuparti dei giudizi degli altri e ti permetta di vivere serenamente con te stesso, di dare il meglio di te ed essere quello che sei, il tuo sé autentico.

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